“Avere scarsa autostima è come percorrere la strada della vita con il freno a mano tirato”

Nell’attuale contesto in cui la fiducia in se stessi è fondamentale, il valore che ci attribuiamo gioca un ruolo sempre più centrale nella nostra vita, sia personale che professionale. Secondo il Professor Burns, psicologo statunitense, l’autostima è un modo di pensare, sentire e agire che implica l’accettazione, il rispetto, la fiducia e la convinzione in se stessi.

L’importanza della fiducia in se stessi è cruciale non solo nella vita privata, ma anche sul luogo di lavoro.

L’autostima è come ci sentiamo e pensiamo di noi stessi. Immagina che sia come un percorso che ci aiuta a capire quanto valiamo, considerando sia le cose che siamo bravi a fare che quelle in cui potremmo migliorare. Alcune persone iniziano a sentirsi bene di sé fin da quando sono bambini, mentre altre devono lavorarci su man mano che crescono, diventando sempre più sicure di chi sono. Quindi, l’autostima riguarda davvero il modo in cui ci vediamo e come impariamo a sentirci bene riguardo a noi stessi nel corso del tempo.

Immagina di affrontare ogni giornata con un atteggiamento positivo, pensando a ciò che puoi fare bene, imparando dagli errori senza aver paura di farne altri. Questo modo di affrontare le cose ti aiuta a sentirti più sicuro di te stesso. La chiave sta nel non sentirsi meno importanti o incapaci, ricordando che nessuno è nato già sapendo tutto. È come dire: “Non c’è bisogno di confrontarsi con gli altri per sapere che vali qualcosa”. Quindi, è importante capire il tuo valore senza doverlo sempre chiedere agli altri.

Il Valore è Interno, Non Esterno

L’autostima, cioè il modo in cui ci sentiamo bene con noi stessi, dovrebbe venire da dentro di noi, non da cose esterne. Se pensiamo che il nostro valore dipenda solo da quello che gli altri pensano di noi, potremmo finire per sentirci dipendenti e fragili. Se abbiamo poca autostima, potremmo fare cose disperate e ripetitive, come cercare costantemente approvazione dagli altri.

Per sentirci bene con noi stessi in modo sano, dobbiamo lavorare sulla nostra forza interiore e sulla fiducia in noi stessi. Questo significa smettere di cercare di riempire un vuoto dentro di noi con giudizi provenienti da fuori, e invece trovare la nostra sicurezza e il nostro valore da dentro di noi.

Ansia da Successo

La “Sindrome dell’impostore” o “Sindrome di Achille” rappresenta la difficoltà a riconoscersi competenti nonostante successi evidenti. Questo atteggiamento, basato su un’autostima fragile, genera l'”ansia da successo”: la paura di non essere all’altezza o di essere smascherati come incompetenti. Affrontare le fonti di distorsione del proprio valore è essenziale per consolidare la sicurezza personale.

La “Sindrome di Achille” in azione

Immaginiamo un contesto aziendale in cui un professionista, nonostante abbia ottenuto successi evidenti nel suo lavoro, soffre della “sindrome dell’impostore”. Questo collaboratore potrebbe aver raggiunto obiettivi significativi nel suo ruolo, ricevuto riconoscimenti e feedback positivi, ma ancora si sente insicuro riguardo alle sue competenze.

La “Sindrome dell’impostore” in questo caso potrebbe manifestarsi con il collaboratore (oppure noi stessi…) che attribuisce i suoi successi a fattori esterni o a fortuna, anziché riconoscere il proprio merito. Potrebbe pensare di essere stato solo fortunato, e non di avere effettivamente le competenze necessarie per il suo ruolo.

L’ansia da successo si manifesterebbe con la preoccupazione costante di essere scoperto come incompetente. Il collaboratore potrebbe evitare nuove sfide o progetti, temendo di non farcela e di essere smascherato. Questa ansia potrebbe influire negativamente sulla sua performance e sulla sua capacità di crescere professionalmente.

Affrontare questa situazione richiederebbe un intervento mirato sulla gestione dell’autostima. Il collaboratore potrebbe essere incoraggiato a riflettere obiettivamente sui suoi successi, riconoscendo il proprio contributo e il proprio valore. Un mentoring positivo e il rafforzamento delle competenze attraverso la formazione continua potrebbero aiutare a consolidare la sua sicurezza personale.

Inoltre, promuovere un ambiente di lavoro che valorizzi il riconoscimento delle competenze e la condivisione delle esperienze positive potrebbe contribuire a ridurre la “sindrome dell’impostore”. Questo permetterebbe al singolo collaboratore di sentirsi più sicuro nel riconoscere e accettare i propri successi, contribuendo così a una crescita professionale più sana e gratificante.

Strategie per Migliorare l’Autostima

Migliorare l’autostima richiede tempo e impegno. Dobbiamo prendere consapevolezza delle nostre caratteristiche, accettando sia i lati positivi che quelli negativi. Ecco alcune strategie pratiche:

  1. Focalizzati sui Punti di Forza: Concentrati sui tuoi punti di forza, apprezzando i successi, anche piccoli. Riconosci i tuoi miglioramenti e sii fiero dei tuoi successi.
  2. Continua a Imparare ed Essere Curioso: La vita è un continuo apprendimento. Mantieniti informato sulle tendenze del tuo settore, sii curioso e frequenta corsi di aggiornamento. Essere una persona informata aumenta la tua autostima.
  3. Mettiti Continuamente alla Prova: Esci dalla tua “comfort zone”, accetta nuove sfide. Anche se spaventa, affrontare la sfida ti darà maggiore fiducia. Impara dai tuoi errori senza scoraggiarti.
  4. Elimina il Linguaggio Negativo: Evita espressioni negative. Sostituisci frasi come “non posso” con domande costruttive come “come potrei fare?” Concentrati sul positivo.
  5. Non Gettare mai la Spugna: Non arrenderti alle prime difficoltà. Persisti, poniti obiettivi, e lavoraci ogni giorno con determinazione.

Migliorare il proprio valore percepito è un processo graduale che richiede volontà e desiderio di crescere. Siamo i primi giudici di noi stessi, artefici della nostra vita e dei nostri successi. Con una sana autostima, possiamo affrontare le sfide professionali con fiducia e determinazione, costruendo un futuro di successo.

 

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