Poche affermazioni nel campo aziendale superano quella per cui il manager è un artista e la gestione d’impresa è un’arte. Gli artisti si affidano a visione, comunicazione e azione per domare il caos in cui siamo immersi e distillare le loro opere d’arte. Nella gestione d’impresa, visione e immaginazione servono per realizzare la propria azienda-opera d’arte, fine per il quale è essenziale saper trattare con le persone e avere l’audacia per disegnare le proprie organizzazioni e ispirare i collaboratori.

L’arte impone una visione con coerenza e armonia: crea ordine e domina il caos. Questa visione viene realizzata grazie ad azioni che hanno il supporto della corretta comunicazione. È un percorso per prove ed errori che il manager intraprende e migliora strada facendo, sempre guidato dalla sua visione. Per riuscirci, cura strategia (abilità intellettiva), competenza (abilità tecnica) e immaginazione (la facilità creativa di trasformare i problemi in opportunità di crescita). È lo stesso percorso dell’artista, affinato in modelli di comportamento da secoli. Scoprili!

Possiamo pensare a taluni momenti della storia dell’arte come metafore di altrettanti stili di comportamento organizzativo, metafore in grado di esplicitarne, con linguaggio visivo, i vantaggi e le criticità. Un esempio su tutti: le botteghe del Rinascimento erano vere e proprie imprese con decine (in qualche caso centinaia) di dipendenti. Raffaello, Michelangelo, Leonardo, prima che nomi di grandissimi artisti, erano – all’epoca – un vero e proprio “brand”. Alcune imprese artistiche hanno vinto, altre sono scomparse. Esamineremo quali sono state le strategie per vincere e quali gli errori commessi da evitare. Come mai, infatti, Leonardo Da Vinci ha un Personal Branding molto popolare e redditizio ancora oggi?