Il consenso è una moneta preziosa nel mondo della leadership.

Chi non desidera che i membri del proprio team aderiscano alle proprie idee, progetti e personalità?

Tuttavia, dietro il consenso si cela un lato oscuro: il conformismo. Più un leader è abile nel generare consenso, maggiore è il rischio di creare un ambiente di conformismo, con tutte le conseguenze negative che ne derivano.

Il conformismo può essere definito come il risultato naturale del consenso e rappresenta un rischio significativo nelle dinamiche di gruppo, specialmente sotto la guida di leader forti e autorevoli.

Essenzialmente, il conformismo è la tendenza dei membri del gruppo ad adeguarsi alle opinioni predominanti, evitando il confronto o la critica.

Ma come possiamo uscire da questo cul-de-sac?

La risposta sta nella capacità di alternare efficacemente strutture relazionali orientate al consenso con strutture relazionali che incoraggino il pensiero critico. Questo significa che il leader deve essere in grado di creare un ambiente dove il dissenso è incoraggiato e valorizzato, anche se questo può sembrare in contrasto con il consenso desiderato.

Esistono due approcci principali per stabilire questa interazione: l’approccio imparziale e l’approccio parziale. Nel primo, ogni individuo è incoraggiato a adottare un atteggiamento equanime verso le opzioni in gioco, senza favorire alcuna parte in modo preconcetto. Questo approccio mira a creare consenso attorno a una visione o a un problema.

D’altro canto, l’approccio parziale prevede che le parti coinvolte “tirino l’acqua al proprio mulino”, cercando di far prevalere i propri interessi. Questo tipo di approccio è spesso utilizzato in contesti come i procedimenti penali, dove c’è una chiara divisione tra la difesa e l’accusa.

Per evitare il conformismo, è essenziale introdurre figure critiche, come l’avvocato del diavolo, che sfidino le opinioni predominanti e contribuiscano a un dibattito più equilibrato. Queste figure sono fondamentali per stimolare il pensiero critico e prevenire il groupthink, un fenomeno in cui la ricerca del consenso sostituisce la valutazione realistica delle opzioni disponibili.

È compito del leader garantire un equilibrio tra il consenso e il pensiero critico, alternando le strutture relazionali in base alle esigenze del processo di problem solving. Questo richiede una grande capacità di gestione e una profonda comprensione delle dinamiche di gruppo.

In conclusione, il conformismo rappresenta il lato oscuro del consenso, ma con la giusta leadership e l’introduzione di figure critiche, è possibile superare questo ostacolo e promuovere un ambiente di lavoro più creativo e innovativo.

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