Ogni volta in azienda o in noi, di fronte al cambiamento c’è un approccio e quindi una reazione diversa, ecco perché il medesimo cambiamento avrà risultati completamente differenti, se introdotto in molteplici aree professionali o di un’organizzazione.
In questo momento storico pensare che i risultati straordinari raggiunti da un Team si possano prolungare nel tempo mantenendo le stesse dinamiche vuol dire rischiare grosso. La squadra che pensa di sapere tutto è fallita. La regola per un Team di lavoro è: continuare a cercare.
Per fare questo l’assunto di base è cambiare tutto per non cambiare nulla.
Qual è il miglior modo di affrontare il cambiamento professionale o aziendale?
- Scoprire le logiche del cambiamento
La prima fase è quella dell’identificazione delle motivazioni per dar vita al cambiamento. Questo è necessario a causa di fattori esterni come riorganizzazioni, trasferimenti, fusioni e acquisizioni, oppure mutamenti del contesto economico e delle esigenze dei clienti.
In altri casi, la spinta al cambiamento proviene dall’interno, come a innovazioni tecnologiche, all’espansione organizzativa, o semplicemente è dovuto al desiderio di crescita e miglioramento continuo.
2. Analizzare la situazione
Mano a mano che la necessità di attuare il cambiamento diventa stringente, i responsabili devono condurre un’analisi approfondita dei rischi e delle opportunità associate al cambiamento proposto.
3. Sviluppare un piano, un progetto
Una volta che la situazione è stata valutata con cura, verificando che le opportunità superano i rischi, è necessario sviluppare un piano per schiacciare sul tasto ON del cambiamento.
La prima causa di fallimento nell’attuazione di cambiamenti organizzativi è una pianificazione carente.
4. Implementare il cambiamento
A seconda della tipologia e degli obiettivi del cambiamento, l’implementazione può avvenire in maniera graduale o immediata. Ad esempio, acquisizioni e licenziamenti prevedono un periodo di preavviso, mentre assunzioni, riorganizzazioni e innovazioni tecnologiche sono generalmente introdotte gradualmente in un periodo di tempo più lungo.
In questa fase del processo di cambiamento, è fondamentale mantenere le linee di comunicazione quanto più possibile aperte a tutti i livelli dell’organizzazione.
5. Monitorare gli effetti del cambiamento
Una volta che il cambiamento è stato implementato, è necessario monitorare i risultati e gli effetti che questo ha avuto sulle persone e sui processi coinvolti.
È molto difficile che ogni attività venga svolta come pianificato specialmente perché, con ogni probabilità, ciascuno affronterà il cambiamento in maniera differente.
In questa fase, il management ha il compito di osservare e monitorare gli indicatori definiti, per comprendere se il processo di cambiamento sta evolvendo nella direzione giusta e sta producendo i risultati desiderati.
6. Adottare il cambiamento e allineare i risultati
Quando l’implementazione del cambiamento è stata conclusa con successo e accuratamente monitorata così come pianificato, il nuovo concetto, approccio o processo può essere adottato e diventa parte integrante delle normali attività svolte dall’organizzazione.
Anche in questa fase il monitoraggio prosegue seguendo l’evoluzione dei sistemi e delle relazioni che si sono modificate all’interno dell’organizzazione.
Ti aspetto a “Mettiamoci in Squadra”, il Talk Show Educativo firmato Business Formula, per apprendere il libretto di istruzioni nella creazione e nello sviluppo di Team Vincenti con Dan Peterson e Dino Meneghin, Leo Turrini, Beatrice Bauer, Giordano Mazzi.
Buona Giornata
Loris Comisso
Cerca
Articoli collegati
Negli ultimi 15 anni, la letteratura manageriale [...]
Nel vasto panorama professionale, ho immaginato un [...]
Introduzione: La leadership autentica rappresenta una prospettiva [...]