La gestione delle persone non è un LAVORO semplice; è un compito di grande responsabilità, che richiede competenze e capacità, senza uso di scorciatoie.

Il fatto di saper fare bene il proprio lavoro non conferisce, per proprietà transitiva, la capacità di gestire le persone.

È un’altra competenza!!!…ed è facile commettere errori nella gestione delle persone, soprattutto perché non ci si forma per gestire le persone e ci troviamo ad esercitare questo ruolo con strategie imparate sul campo, senza strumenti.

Ognuno fa quello che può con quello che ha. Tuttavia, se l’ambizione è diventare un buon capo, meglio imparare a gestire le risorse umane, trasformando ciò che si fa all’incirca in una competenza.

Saper gestire i propri collaboratori, evitando gli errori, ha dei vantaggi:

  • Migliorare la produttività aziendale
  • Tenersi stretti i talenti e ottenere di più da loro
  • Eliminare le interferenze
  • Azzerare i conflitti
  • Promuovere un clima di lavoro favorevole e ricco di sinergie
  • Migliorare la comunicazione e la collaborazione tra le persone

I vantaggi superano i costi e con questi 3 video in regalo voglio condividere con te i 4 errori più frequenti nella gestione delle persone.

Scopriamoli insieme nelle prossime righe.

ERRORE 1: Mancanza di fiducia

La fiducia è una cosa seria…Che si da alle cose serie…

Recitava così una pubblicità di un’azienda alimentare.

Durante l’anno si sente parlare spesso di fiducia, spesso quella tradita: ad esempio risparmiatori truffati da banche, da aziende, da persone ne sono pieni i giornali e le tv. Durante l’anno inevitabilmente nella vita aziendale, gli attori che la frequentano tradiscono o rischiano di tradire la fiducia.

Ma, uno degli errori più comuni nella gestione delle risorse umane è la mancanza di fiducia nei confronti dei collaboratori. 

Tutti dovrebbero partire da una posizione di massima fiducia nei riguardi di un collega o collaboratore. Questo approccio non dovrebbe cambiare nel tempo, almeno fin tanto che il diretto interessato non lo meriti sul campo.

Per la serie il dilemma è:

  • Non fidarsi fino a prova contraria, oppure
  • Fidarsi fino a prova contraria

Capisco perfettamente che il tuo lavoro implica delle responsabilità, cui sono strettamente correlati dei risultati da raggiungere.

In più lo stress del periodo rischia di prendere il sopravvento, rendendoci ancor più vulnerabili.

Lavorando sotto pressione, è facile commettere qualche errore, negando la cieca fiducia ad un collaboratore.

Quando i capi non si fidano delle persone e non le lasciano lavorare, l’impatto rischia di essere catastrofico per tutto il team. D’altronde il contrario di fiducia non è mancanza di fiducia, bensì CONTROLLO.

COSA NON FARE?

Controllare maniacalmente l’operato di ogni collaboratore, evitando di lasciare un margine d’errore.

Fino a prova contraria tutti sbagliamo.

Far comprendere l’errore è il modo migliore per facilitare un veloce apprendimento.

Mettere di fronte a un plotone di esecuzione un collaboratore rischia solamente di mortificarlo e di demotivarlo: il crollo della motivazione si traduce in minore produttività.

Il controllo lì per sé ha dei costi, sia emotivi che finanziari.

COSA FARE? 

Impegnarsi a tenere un comportamento assertivo e dare massima fiducia ai tuoi collaboratori.

Fai percepire loro di vivere in un ambiente sicuro, in cui possono sbagliare, perché fa parte del processo di crescita.

Non comportarti come un capo, ma mostrati un leader spronando le persone a dare il loro massimo. Meglio fare il tifo per chi lavora per te e con te. Se ci pensi non avrebbe senso il contrario…

Altro aspetto importante: le aspettative e l’errore commesso, che fanno venire meno la fiducia.

Non riuscire a far comprendere cosa ci si aspetta da loro

Il gioco perverso che fanno tanti che gestiscono le persone è non comunicare loro in anticipo cosa ci si aspetta da loro in termini di mansioni, attività, tipologia di lavoro, atteggiamento.

Un chiaro tentativo dei capi, che utilizzano il non comunicare l’aspettativa, di avere il potere manipolativo e di poter avere sempre l’ultima parola

ERRORE 2: Mancanza di ascolto

Un altro errore classico, di chi lavora con le risorse umane, è la mancanza di ascolto delle opinioni e dei bisogni dei proprio collaboratori.

E’ finito il tempo del “Fai così perché te lo dico io…” o di un approccio verticale. Anche se ancora largamente diffuso in più parti.

L’ascolto attivo è una capacità di gestione critica

Per essere un buon GESTORE DI PERSONE, dovrai anzitutto comprendere che lo scambio, l’interazione, la comunicazione rappresenta un valore aggiunto per la tua azienda e, dopo di questo, dovrai capire come praticarlo in modo efficace.

 

Per la serie se non è disponibile la tua testa alla relazione, qualunque strategia finirà nel cestino

 

Se le persone si sentono ascoltate, saranno più riconoscenti e si sentiranno importanti. Non sto dicendo di fare lo psicologo o quello che tiene loro la manina perché ascoltare va bene ma, entro certi confini che sarai tu a stabilire.

Mai vorrei che ti capitasse che la tua collaboratrice o collaboratore poi ti raccontano delle loro peripezie amorose.

Comunque sia…Ascoltando avrai molte più informazioni di quante ne potresti ottenere limitandoti ad osservare.

COSA NON FARE??

L’ascolto attivo è un valore prezioso per un manager. Impegnati anzitutto a comprenderne il beneficio.

Non mostrarti in una posizione di superiorità rispetto ai tuoi collaboratori.

Evita i passaggi di autorizzazione gerarchici e altri blocchi che comunicano alle persone che le loro proposte sono poste a “veto”: si sentiranno sempre meno incentivate a dare un punto di vista.

Lasciare le vie di comunicazione aperte

COSA FARE?

Facilita il processo di ascolto.

I manager di successo, per prendere le loro decisioni, ascoltano sempre le opinioni del team.

Questo è il cuore di una corretta gestione delle risorse umane: l’empowerment dei collaboratori è sinonimo di crescita di un’azienda. Favoriscilo con dei brainstorming di gruppo prima di prendere qualunque decisione.

ERRORE 3: Mancanza di chiarezza

Uno dei principi più importanti dell’human resources management é: offri chiarezza se la desideri in cambio.

Cosa significa? Vuol dire che se offri input confusi ai tuoi collaboratori, puoi aspettarti solamente output altrettanto confusi.

Imparare a comunicare al meglio con il tuo team è fondamentale se vuoi crescere come manager.

Essere chiaro, specifico, definito nel COSA e nel COME, sui compiti da svolgere e sulle responsabilità di ognuno è indispensabile per fare un lavoro di qualità.

COSA NON FARE?  

Essere poco chiaro sugli obiettivi da raggiungere, fornire linee guida confuse. Se senti spesso rivolgerti frasi come “Non credo spetti a me svolgere questo compito” oppure “Non vedo perché dovrei farlo adesso”, beh…probabilmente sei stato poco chiaro nel fornire al tuo team le informazioni necessarie per il proprio lavoro. 

COSA FARE?

Metti in chiaro le mansioni e le responsabilità di ciascun membro del tuo team.

Mettile per iscritto e distribuiscile alla tua squadra: tutti devono sapere chi è deputato a fare cosa, così da non rischiare incomprensioni.

Fornisci sempre obiettivi chiari e misurabili.

Per CHIAREZZA c’è un altro significato fondamentale che è il concetto di TRASPARENZA.

Comprendo e capisco che non si può dire tutto a tutti ma, non dire niente è altrettanto sbagliato.

In più, evitare di affrontare i conflitti nel team non è salutare per il clima in generale.

Si affrontano subito in termini di tempo.

I conflitti all’interno di un team sono (quasi) inevitabili, almeno una volta. Non esiste organizzazione e gestione delle risorse umane senza gestione dei conflitti

Quando c’è un conflitto in atto, è errore comune pensare che questo si risolva spontaneamente, facendo passare un po’ di tempo.

Nulla di più sbagliato: quel conflitto mai risolto non farà altro che peggiorare e diventare una bomba pronta ad esplodere.

Basterà una minima incomprensione per rivangare una vecchia ruggine e creare disordine all’interno di un team. Come ben saprai, un team in conflitto è un team improduttivo: per questo è importante riportare l’armonia e creare un ambiente di lavoro sano.

Grazie e Buona Giornata

Loris Comisso

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