Qualcuno la chiama “Squadra”, qualcuno “Team” e qualcun’altro “Staff ”, sono le risorse umane.
Molte volte, il singolo riesce a fare la differenza tra un mese in cui il risultato è andato male e un mese in cui era sufficiente, ma tra un risultato sufficiente e uno straordinario l’unica differenza la fa il gruppo, la squadra, il team.
Un ambiente di lavoro sereno e illuminato offre la possibilità di raggiungere gli obiettivi con efficienza, migliorando le performance di ogni singolo elemento e rendendo il lunedì mattina invitante e stimolante, ovvero il primo giorno in cui mettere le basi per una settimana densa e soddisfacente.
Come fare per avere tanti collaboratori assertivi?
Come fare per aumentare il fatturato della struttura e andare in vacanza sereni e sicuri del fatto che al rientro trovi ciò che avevi concordato con i colleghi e talvolta anche qualcosa di meglio?
Definiamo in primo luogo un team.
Cosa differenzia un gruppo di persone che lavorano nello stesso ufficio da un gruppo di persone, che possono essere definiti facenti parte di un team?
Il gruppo è «un insieme di più persone che interagiscono fra loro».
Possiamo definire gruppo di successo: «Un insieme di più persone che interagiscono fra loro, perseguendo un obiettivo comune grazie ai risultati dei singoli componenti».
La differenza tra un gruppo di persone accomunate dallo stesso contratto e dal nome dell’azienda per cui lavorano e un team, risiede in una partecipazione attiva di ogni componente, nel fatto che generalmente il team funziona meglio delle sue singole parti e che la motivazione è la spinta propulsiva del team.
La metafora da utilizzare è quella del canottaggio. In ogni regata è importante che tutti conoscano la rotta da seguire, in particolare il timoniere (cosa fare), che ogni vogatore remi in sincronia con gli altri (come fare), ma soprattutto che nel cuore di ogni atleta ci sia il forte desiderio di raggiungere l’obiettivo comune (perché farlo).
Il successo dei gruppi risiede appunto nel forte desiderio comune che ogni singolo componente ha nel perseguire l’obiettivo della squadra. Quindi anzitutto, il primo passo per formare un gruppo di successo è chiarire quali sono i traguardi da raggiungere, le scadenze e le modalità in cui il gruppo raggiungerà gli obiettivi. Non pianificare il successo significa inevitabilmente pianificare il fallimento.
Spesso la motivazione del gruppo tende a scemare con il passare del tempo, con il raggiungimento degli obiettivi o con il fallimento degli stessi, in particolare alcuni studi hanno dimostrato che la motivazione è direttamente proporzionale a quanto i sotto-obiettivi vengono focalizzati di volta in volta.
Per capire meglio, pensate a una squadra di calcio che vuole vincere il mondiale. Se ponesse lo sguardo e le risorse solo sul campionato mondiale potrebbe non raggiungere il suo obiettivo, in quanto potrebbe non qualificarsi per il torneo avendo dato poca importanza alle fasi eliminatorie.
Altrettanto si potrebbe dire di un pilota che deve tenere presente ogni singolo Grand Prix se vuole vincere il campionato.
Forse un’azienda, piccola o grande che sia, si può permettere di non fare lo stesso?
Spesso le aziende puntano a essere le N°1, ma non ci riescono perché i propri collaboratori non hanno un buon livello di motivazione e gli obiettivi non sono focalizzati di volta in volta, così le risorse umane si sentono smarrite, non comprendono come il loro piccolo contributo possa portare l’azienda a raggiungere l’obiettivo.
Quindi il primo passo è: definire obiettivi chiari, semplici e con scadenze precise; attribuire compiti specifici ad ogni singola “risorsa” e informare di volta in volta il proprio team.
In questa direzione e con questi obiettivi è stato organizzato l’incontro del 13 ottobre 2017 dal titolo “Mettiamoci in Squadra”, che coinvolge tutte le realtà aziendali, che desiderano avere strumenti e strategie per poter motivare il proprio team ed indirizzarlo ad avere migliori risultati.
A far da cornice a questo evento sarà il Teatro L. Russolo di Portogruaro (VE).
Come ospite illustre ci sarà, colui che con le sue squadre è riuscito a creare uno spirito di squadra collaborativo e unico e come conseguenza una serie di vittorie e risultati che sono e rimarranno nella storia: Dan Peterson. In più, sarà dei nostri Dino Meneghin, Beatrice Bauer, Leo Turrini, Giordano Mazzi e Loris Comisso come coordinatore dell’unico Talk Show Educativo dedicato a Imprenditori e Manager del Triveneto.
Info: www.businessformula.it
Buona Giornata e Buon Lavoro,
Loris Comisso
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