Non diventare un cattivo capo trascurando questi errori di leadership, spesso impercettibili.

Non ti ho mai incontrato, ma ho intenzione di fare un’ipotesi su di te: stai facendo errori di leadership, che non conosci nemmeno. Non intendo sembrare presuntuoso, è questione di consapevolezza. In parte sto riflettendo, sulla mia esperienza personale ed è facile ammettere a me stesso che ho fatto un sacco di sbagli nell’esercizio della leadership.

Più obiettivamente, sto citando la probabilità: ho letto una ricerca eseguita su milioni di manager negli ultimi 7 anni che ha rivelato che le aziende scelgono il manager sbagliato l’82% delle volte. Magari è una fake news ma, anche fosse il 50% già sarebbe un dato preoccupante. E se ciò non fosse abbastanza sconcertante, hanno anche scoperto che solo 1 manager su 10 possiede ciò che si può descrivere come “Talento naturale per gestire”.

In breve, la probabilità che tu, come manager sia intrinsecamente dotato della miscela perfetta di tratti, esperienza e abilità per essere un grande manager è pressoché bassissima.

Questa è la “maledizione” di un manager, in barba alle etichette che si sprecano su Linkedin dove sono tutti manager. Spesso diamo la scusa al lavoro che non funziona, che non è come si pensava quando in realtà la scoperta è che, chi ricopre un ruolo di responsabilità, non ce la fa proprio.

Sulla base degli esperimenti condotti sul campo negli ultimi 15 anni di formazione con centinaia di titolari, manager, amministratori delegati, capi reparto, dirigenti e affini, ho messo insieme gli errori, che la maggior parte dei leader tende a trascurare.

Questi sono gli errori di leadership più pericolosi, quelli che involontariamente fanno del male al nostro team, alla nostra azienda, senza che lo sappiamo. La mia speranza è di risparmiarvi fatica e fastidi che già io ho avuto modo di sperimentare.

Quindi, senza ulteriori indugi, ecco i 9 errori di leadership più comuni e impercettibili da evitare:

Errore 1: pensi che costruire la fiducia riguardi il team building

Quando si vuole creare fiducia come leader, spesso si ricorre ad attività di team building: ritiri aziendali, pranzi informali, riconoscimento pubblico dei dipendenti per un lavoro ben fatto, villaggi turistici, ecc. Tuttavia, ho scoperto che queste attività sono spesso giudicate come il modo meno efficace per creare fiducia. Anzi spesso vengono classificate come “perdita di tempo”.  Cosa viene considerato come “più efficace”? Essere vulnerabili come leader, condividere le proprie intenzioni e l’impegno profuso. In altre parole, la fiducia non riguarda la costruzione di un rapporto: si tratta di chiarire il motivo per cui stai facendo un qualcosa e poi agire su di esso.

Errore n. 2: pensi che i membri del tuo team generalmente sappiano cosa sta succedendo

Fai chiamate ai membri del tuo team quotidianamente, partecipi alle riunioni del team, fai un sacco di comunicazioni e condivisione di informazioni come leader del  tuo team.  Non si può non sapere cosa accade nel team, con tutta questa attività di comunicazione….  Beh, questa è l’apparenza. Quando vado nelle aziende e chiedo ai membri di un team “Ci sono cose che non conosci sull’azienda che ritieni di dover sapere?”, la maggior parte di loro risponde “Sì, ci sono cose che non conosco sull’azienda che mi sento di dover sapere”.  Inoltre, in gran parte dei Feedback a 360°, che effettuo per la formazione, ho riscontrato che, quasi tutti i collaboratori di un leader, ha dichiarato che il loro manager potrebbe migliorare il modo in cui condivide le informazioni. In particolare, quasi la metà dei collaboratori, vorrebbe che i propri manager comunicassero più regolarmente con loro e che condividessero maggiormente le loro decisioni e i motivi alla base delle stesse.  Se la tua percezione è che stai comunicando abbastanza in qualità di leader, la tua squadra potrebbe sentirsi diversamente.

Errore n. 3: credi che essere occupato come leader sia un bene

Stai facendo le cose. Stai facendo accadere le cose. Lavori 15 ore al giorno. Quando sei impegnato come leader, puoi essere tentato di credere che stai facendo un buon lavoro. Tuttavia, nella direzione di un team o di un’azienda, non è così.  Se sei troppo impegnato a fare il lavoro, come manager, è un errore enorme. I migliori leader aiutano i collaboratori a navigare in mari tumultuosi, forniscono strategie su ciò che deve accadere e rivelano “perché” il lavoro è importante. Ma, non puoi farlo se come leader il tuo naso è nella casella di posta elettronica tutto il giorno o sei in viaggio per visitare i clienti ogni settimana per vendere direttamente. Se sei nel fare, non sei nel gestire. Stai giocando o allenando?

Errore n. 4: ti prepari per i tuoi incontri one-to-one (quando hai tempo…)

Ti sei preparato per l’ultimo incontro one-to-one che hai avuto con un tuo collaboratore? Sii onesto. Spesso i collaboratori ritengono che il proprio manager non sia ben preparato per la gestione del proprio personale. Spesso il manager viene visto “un po’ preparato”, “non preparato” o “non preparati affatto”.  Quando ti presenti a una riunione one-to-one senza un ordine del giorno chiaro, con un discorso raffazzonato, argomenti sparsi o senza una serie di domande. Il destino di quel incontro è già segnato.  Sprechi il tempo di tutti e sprechi una preziosa opportunità per supportare il tuo collaboratore diretto.

Errore n. 5: si tenta di risolvere il problema da soli, poiché si è esperti

Qualcuno viene da te con un problema. In qualità di Leader ti rimbocchi le maniche per risolverlo. Dopotutto, sei quello con la maggiore esperienza in quel  determinato argomento. D’altronde lo sai fare bene, sei un problem solver. Niente di più sbagliato. Quando ti concentri a fare sempre ciò che sai fare bene, il team non impara mai a fare da solo. Invece, concentrati sulla delega e sul formare tutti, affinché diventino bravi a fare le cose che sai fare tu. L’obiettivo è creare altri leader e non preservare il tuo posto da leader dagli altri.

Errore n. 6: pensi che la trasparenza sia sempre buona

Dal rendere pubblici gli stipendi all’interno dell’azienda alla gestione dei libri aperti, fino a comunicare la situazione finanziaria o la budgetizzazione dell’azienda. Il  concetto di trasparenza sul posto di lavoro è diventato più popolare che mai.  Comprensibilmente (e giustamente) è così. Ma, fino ad un certo punto. La trasparenza può ritorcersi contro se non si tiene in considerazione un concetto: la trasparenza richiede un contesto. Non puoi far vedere il saldo del conto corrente a tutti, solo per trasparenza, se questi poi non hanno le basi per giudicare una gestione bancaria. Per la serie vuoi spiegare le banche a tutti? Assicurati che tutti abbiano una preparazione ragionieristica. Perché il primo giorno che vedono il conto in rosso, anche se sei dentro il fido di conto corrente, pensano che tu stia fallendo. Non capiscono e tirano le loro conclusioni con le info che hanno a disposizione e cioè: non ricevo i soldi dello stipendio!

Errore n. 7: pensi di comunicare bene la visione nella tua squadra

Avere una visione è cruciale. La visione è l’informazione n. 1, che un manager dovrebbe condividere. Eppure, quando chiedi in un’azienda a chiunque “Se qualcuno ti chiedesse di descrivere la visione dell’azienda, ti verrebbe immediatamente in mente una risposta chiara?”. Sai quale è la risposta più frequente? La risposta è “No!” Provare per credere. E’ così che una visione diventa un’allucinazione.

Errore n. 8: pensi di dare un feedback sufficiente

La raffica di feedback sembra infinita. Stai organizzando riunioni one-to-one, sondaggi sui dipendenti, test sul clima aziendale, revisioni annuali delle prestazioni. Ho scoperto, nelle mie esperienze di formazione, che i collaboratori desiderano un feedback maggiore sulle proprie prestazioni. E sì, queste sono persone che hanno un forte desiderio di ricevere ancora più critiche, suggerimenti e idee su ciò che possono fare meglio. Sei proprio sicuro di fare la cosa giusta con la persona giusta?

Errore n. 9: sei gentile? Sei Educato? Porti Rispetto?

Non fare lo stronzo, assolutamente. Ma non compensare troppo concentrandoti esclusivamente sull’essere gentile. Quando siamo preoccupati di sembrare simpatici anziché equi, quando prepariamo conversazioni coi collaboratori impostate sul benessere invece che sull’onestà, danneggiamo i nostri team. Invece di cercare di essere gentili, dovremmo cercare di essere disciplinati, rigorosi e coerenti.

Ti sei trovato a fare uno (o alcuni) di questi errori di leadership?

La leadership non consiste nell’evitare ogni errore, è impossibile. Piuttosto, i migliori leader sono incessantemente curiosi di sapere quali potrebbero essere i loro errori e profondamente rigorosi nel cercare di individuarli in anticipo per evitarli la prossima volta.

Le responsabilità di chi dirige in azienda sono innumerevoli.

Oltre a quelle, già conosciute, di costruire un futuro sostenibile ed affrontare con consapevolezza le nuove sfide che si presentano, la complessità porta con sé nello specifico il nome di: saper organizzare l’attività, saper gestire i collaboratori, comprendere i mercati per valorizzare l’offerta, mantenere l’equilibrio economico e finanziario, eccellere nelle competenze manageriali ed avere il carisma del leader.

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Grazie e Buona Giornata

Loris Comisso

 

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