Descrizione
La chiave di accesso al futuro
I cambiamenti sono, senza precedenti, più complessi, privi di riferimenti e contraddittori. L’educazione è chiamata a preparare gli esseri umani e le organizzazioni alle sfide del futuro, mettendoli nella condizione di riuscire ad affrontare tali trasformazioni.
Un ritorno al futuro: “Educazione”, un’armonia di un significato tridimensionale tra cultura e istruzione, rispetto delle persone e disciplina.
Uno sviluppo possibile
Per raggiungere uno sviluppo possibile ed esplorare nuovi orizzonti dobbiamo risolvere preoccupazioni e problemi comuni. Vulnerabilità, paura, disuguaglianze, esclusione, rifiuto, rabbia e violenza; oggi, più di ieri, caratterizzano la nostra società.
Le donne, per esempio, nonostante la crescente emancipazione raggiunta, grazie a un maggiore accesso all’educazione, continuano a essere discriminate nella vita pubblica, violate nel privato e svalutate sul posto di lavoro.
In più, la celebrata digitalizzazione facilita una maggiore interconnessione, ma apre alle differenze e al paradosso della non competenza. Invece di essere strumento per lo scambio, la cooperazione e la conoscenza, è diventato sostituto dell’istruzione discriminando chi non può permetterselo e fuorviando le informazioni, compresa la relativa percezione della realtà. Creando la logica dell’uno, che vale uno.
Le persone sono più che mai connesse, ma si moltiplicano i conflitti, l’ignoranza e l’intolleranza. Le persone più che mai fanno la differenza.
L’educazione deve rispondere a tali sfide, tenendo conto delle diverse visioni del mondo, dei sistemi di conoscenza, delle nuove frontiere della scienza, delle arti e della tecnologia.
Educazione come istruzione, educazione come apprendimento. La chiave della porta di accesso a un futuro sostenibile e a un mondo migliore. Ma, ci vogliono anche altri significati di “Educazione”.
L’educazione come rispetto
Il rispetto è il sentimento di stima e di considerazione della dignità e del valore di una persona.
In tanti invocano il rispetto, perché niente ferisce di più dell’essere trattati come persone di poco valore. Noi esistiamo in quanto riconosciuti dagli altri, abbiamo un valore se qualcun altro ce lo dà.
Imparare a rispettare gli altri è un fattore che non si può più nascondere e non è prorogabile alle generazioni future. Il futuro è ora. Sempre che ognuno di noi, già nel presente, voglia costruire una convivenza armoniosa e nel rispetto di regole condivise.
L’educazione come rispetto è il modo di pensare di chi accoglie le diversità che esistono tra i singoli e tra le comunità, senza tentare di annullarle.
A chi compete la sfida educativa del rispetto?
È una sfida che riguarda tutti coloro che lavorano con altre persone: genitori, insegnanti ma anche istituzioni, aziende, mezzi di comunicazione. Tutti noi, individualmente e collettivamente.
Educare al rispetto, alla conoscenza reciproca, alla condivisione, significa cominciare a porre le basi per formare degli adulti più autonomi, più liberi, più consapevoli, socialmente maturi.
Ma, c’è ancora un altro significato nelle tre dimensioni dell’“Educazione”.
L’educazione come disciplina
Tutto accade quando ripetiamo quante volte servono per farlo accadere. Il fallimento è causato dal fatto che non abbiamo ripetuto abbastanza o abbiamo perseverato nell’errore piuttosto che nel miglioramento. Il fallimento non è un fallimento ma, una tappa del successo.
La ripetizione ci permette di andare nel nostro al di là personale e professionale. Facendo sempre la stessa cosa si diventa esperti e creativi.
Ma, noi vorremmo che accada tutto subito, perciò non accade nulla. Non si comprano le abilità, un tanto all’etto, in un Centro Commerciale.
Ogni creazione richiede tempo ed impegno, forme di espressione individuale che la nostra società non ha più la pazienza di intraprendere. Ci manca l’educazione alla disciplina.
Confusione, frustrazioni, dubbi e lamentele sono ripetizioni al contrario, che spesso incontriamo fra gli individui. I campioni e i geni sono “ripetitori” (lavoratori) seriali, si allenano e ripetono sempre meglio, in particolare i fondamentali.
La disciplina per raggiungere risultati
Recuperare il valore e il senso più profondo della disciplina, senza la quale non può esserci miglioramento personale né professionale.
Capita spesso di sentire persone lamentarsi perché non raggiungono gli obiettivi prefissati o perchè le cose non vanno come vogliono loro:
Avranno fatto ciò che era necessario?
Avranno seguito una procedura, un percorso?
Avranno messo in discussione loro stessi?
Oppure si sono mosse senza una direzione, senza regole?
Ci vuole una ri-educazione all’impegno costante e disciplinato per realizzare un obiettivo, diversamente i risultati saranno occasionali e deludenti.
La vera disciplina dev’essere un’attività a tempo pieno
Ci vuole disciplina per mettere ordine ai pensieri
Ci vuole disciplina per scalfire abitudini sedimentate
Ci vuole disciplina se si ha intenzione di cambiare le cose che non ci piacciono
Ci vuole disciplina per ottenere successo
Ci vuole disciplina per imparare dalle esperienze
Ci vuole educazione all’istruzione, al rispetto e alla disciplina
Ci vuole istruzione, rispetto e disciplina per vincere e questo Talk è diretto a tutte le persone che si impegnano ogni giorno per ottenere soddisfazioni e raggiungere la realizzazione senza accampare a scuse.
Un Festival per un Giorno per trarre ispirazione da chi nella propria esperienza è un esempio di conoscenza, disciplina, impegno, rispetto e per il valore percepito di se stesso.
Location: Cine City. Via Arcobaleno, 12 – Lignano Sabbiadoro (UD)
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