Festival per un Giorno
La conoscenza oltre la paura
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La paura è rovinarsi il presente pensando al futuro, una “malattia” del nostro tempo.
Impresa, Ambiente, Comunicazione, Musica, Cinema e Sport.
L’Antidoto della CONOSCENZA
Contagiosa e in costante aumento, coltivata dalla società attuale e cavalcata dall’informazione. Viviamo la sensazione di minacce presenti e future, ma non sappiamo bene quali siano e se ci riguarderanno. Tempo fa era il prossimo ma diverso, poi è stata la volta del terrorismo, fino ad arrivare ai giorni nostri con la salute e il costante rumore di fondo di non arrivare a fine mese. A tutto questo c’è un antidoto, la CONOSCENZA e il piacere umile di ritornare a essere allievi. E dove c’è un allievo, c’è un Maestro. Riconosciamo nel Maestro colui che, titolare dell’esperienza “di qualcosa” o “per qualcosa” è in grado di riuscire a trasferire questa esperienza.
Imparare dagli Altri
Il periodo storico che stiamo vivendo sarà ricordato nei libri di storia. Solo grazie alla conoscenza possiamo superare la paura del futuro, generato dalle incertezze del presente. In più avere una specifica idea dei maestri da seguire e degli allievi evita confusioni. Festival per un Giorno, un evento di conoscenza con le menti brillanti di categorie diverse messe al servizio della comunità in un Talk multidisciplinare; dal lavoro, alla bellezza, passando per l’informazione toccando cinema e sport.Riviviamo, con senso di assoluta responsabilità, il piacere di tornare a essere allievi in un giorno di festa
Programma Talk
- Dalle 12.45 alle 13.30: Ritrovo Partecipanti (chiusura accessi ore 13.45)
- Dalle 13.30 alle 13.45: Introduzione
- Dalle ore 13.45 alle 14.45: Fabrizio Cattelan, Mauro Lovisa, Paolo Pugni e Francesco Smorgoni: “La Fiducia nel mondo delle imprese antidoto alla paura; dalla fiducia personale alla fiducia strutturale”
- Dalle 14.45 alle 15.00: Break
- Dalle 15.00 alle 16.15
- Andrea Pamparana : “La qualità dell’informazione cambia la percezione”
- Davide Giacalone: “Dare il valore ai fatti con la conoscenza, rinunciando agli alibi”
- Dalle 16.15 alle 16.30: Break
- Dalle 16.30 alle 17.45
- Antonio Cabrini : “La resilienza nello sport come nella vita; campioni del mondo in campo e nel quotidiano”
- Dalle 17.45 alle 18.00: Break
- Dalle 18.00 alle 19.15
- Piero Pelù: “L’impegno sociale e la musica come strumento; colonna sonora quotidiana per 40 anni di rock senza compromessi”
- Dalle 19.15 alle 19.30: Break
- Dalle 19.30 alle 20.45
- Pupi Avati “Tutti noi meritiamo QUELLA telefonata; tutti noi siamo chiamati a prepararci”
- Dalle 20.45 alle 21.00: Conclusioni e Ringraziamenti
* Il programma per ragioni organizzative e di sicurezza potrà subire delle variazioni
Ospiti
Luca Fanotto; Sindaco del Comune di Lignano Sabbiadoro (UD) e PhD Constitutional Law presso Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Le paure, si sa, si nascondono in ognuno di noi. Sono varie e ci condizionano (chi più chi meno) nelle scelte della vita quotidiana. Superarle è spesso un’impresa o un obiettivo da realizzare; e spesso c’è bisogno di un supporto. E se l’aiuto venisse dal Cinema?
Racconta Pupi Avati in un’intervista:
“L’ho scritto in un appello che ho fatto alla Rai, chiedendo di riproporre non solo il cinema, ma tutto ciò che di bello e straordinario è stato fatto in passato e che è stato completamente rimosso: quindi grandi classici del cinema, sicuramente. Facendo molti corsi di recitazione e frequentando molti giovani, in questo ultimo decennio, mi sono reso conto di una mancanza, di un’ignoranza da parte dei giovani nei confronti di quelli che sono i fondamentali della cultura cinematografica, dai quali non si può prescindere. La televisione ha il dovere, in quanto servizio pubblico, di acculturare il Paese, perché in questo momento ci sono tutte le condizioni per poterlo fare, anche al di fuori di quel ricatto tremendo che è l’Auditel: quel ricatto secondo cui bisogna rispondere continuamente agli inserzionisti pubblicitari. Quindi oggi veramente con un mercato praticamente chiuso si potrebbe azzardare qualcosa di culturalmente più valido e puntare sulla bellezza delle cose.”
Con la partecipazione di: Pupi Avati, il cui vero nome è Giuseppe, nasce a Bologna il 3 novembre del 1938. La sua famiglia è di estrazione borghese, e Pupi si laurea alla facoltà di Scienze politiche, lavorando poi per circa quattro anni presso la Findus. Questo periodo non è per lui particolarmente piacevole. La sua prima passione è la musica jazz: suona infatti il clarinetto nella “Doctor Dixie Jazz Band” dal 1959 al 1962. Decide di abbandonare il gruppo quando entra a farvi parte un altro bolognese doc: Lucio Dalla. L’esordio cinematografico avviene con due horror grotteschi: “Balsamus, l’uomo di Satana” (1968) con protagonista uno stregone nano e “Thomas e gli indemoniati”. Quest’ultimo film vede la partecipazione di una Mariangela Melato alle prime armi. Il film non viene distribuito in Italia e, prima di mettersi nuovamente dietro la macchina da presa, Pupi Avati attende cinque anni. Partecipa intanto come sceneggiatore al film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini. Nel 1974 gira il film di ispirazione felliniana “La mazurca del barone, della santa e del fico” con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio. Tre anni più tardi gira, invece, il musical di carattere demenziale “Bordella” che viene censurato dalla critica e vede tra i suoi interpreti anche un giovanissimo Christian De Sica. Dal 1995 Pupi Avati è presidente della Fondazione Fellini, sorta anche come ringraziamento per uno dei registi di cui ha maggiormente subito l’influenza e del quale è diventato amico negli ultimi anni della sua vita.
Da sempre i mass media sono strumento per poter comunicare in modo diretto con le persone, per trasmettere notizie, informazioni; ma anche per modificare la realtà. I fatti arrivano sotto gli occhi di chiunque, dalla persona più giovane a quella più anziana, dalla persona più colta a quella più ignorante.
Proprio per questo si dovrebbe prestare molta attenzione al modo in cui certi temi vengono affrontati, che dovrebbe essere nel modo più oggettivo possibile, altrimenti si rischia di sfociare nella sfera del personale, del soggettivismo e dell’essere il più visto o con più “like”, che apre porte al caos e alla diffusione di assurdità e menzogne.
Spesso sono proprio queste informazioni, questi messaggi che intensificati nel modo più assurdo conducono le persone a degenerare in certi comportamenti e sentimenti. Cercare di selezionare razionalmente, e dunque in un certo senso “analizzare” le notizie è essenziale; tutto questo può generare paura senza un pensiero critico costruttivo
Con la partecipazione di:
Davide Giacalone, è un politico e giornalista e dal 1979 è al fianco di Vincenzo Muccioli nella battaglia contro la droga. Dal 1980 al 1986 è stato segretario nazionale della Federazione Giovanile Repubblicana. Dal luglio 1981 al novembre 1982 è stato Capo della Segreteria del Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal 1987 ad Aprile 1991 è stato consigliere del Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni, che ha assistito nell’elaborazione dei disegni di legge per la regolamentazione del sistema radio-televisivo, per il riassetto delle telecomunicazioni e per la riforma del ministero PT, oltre che nel corso delle riunioni del Consiglio dei Ministri d’Europa. E’ stato consigliere d’amministrazione e membro del comitato esecutivo delle società Sip, Italcable e Telespazio. E’ autore di numerosi articoli e studi e libri. Su RTL 102.5 conduce, la domenica mattina, “L’Indignato Speciale” con Fulvio Giuliani e Andrea Pamparana e la rubrica di rassegna stampa tutte le mattine all’interno di Non Stop News.
Andrea Pamparana, dal 1997 è uno dei conduttori del Tg5 ed è stato vicedirettore del telegiornale fino al 2011. Come capo della redazione di Milano, dal febbraio 1992, segue tutte le fasi dell’inchiesta Mani Pulite pubblicando, in quegli anni, ben 4 libri sull’argomento. Pamparana collabora con i quotidiani “Il Giornale” ed “Il Tempo”, per i quali è opinionista. Tra i suoi impegni, anche una rubrica settimanale sul sito di TgCom. Vincitore del Premio Hemingway per il giornalismo d’inchiesta nel 2012. Collabora con RTL 102.5 dal 1992, e dal 1997 conduce “L’indignato speciale” la domenica mattina, dalle 9 alle 11, insieme a Fulvio Giuliani e Davide Giacalone.
I mesi trascorsi ci hanno obbligato ad elaborare competenze ed esperienze di management nuove. Possiamo usarle per la prossima normalità che le Imprese dovranno affrontare.
Non possiamo permetterci di sprecare la resilienza alla paura che abbiamo faticato a costruire. Dopo avere scoperto di essere in grado di dare risposte nuove ad eventi nuovi, dobbiamo riusarle per tornare a fare Impresa e Crescita.
Con imprenditori, manager e protagonisti del mondo dell’Impresa, discutiamo e simuliamo analisi e risposte a situazioni conosciute con strumenti sconosciuti fino a ieri.
Con la partecipazione di:
Fabrizio Cattelan; VicePresidente Confindustria Udine e Titolare CDA Distributori Automatici di Talmassons (UD)
Francesco Smorgoni; Imprenditore ad Impatto7 | Speaker | Podcaster |
Paolo Pugni; Coach del valore: aiuta le Imprese ad accrescere valore e margini attraverso nuove strategie di vendita e marketing | speaker | podcaster
Mauro Lovisa: Presidente del Pordenone Calcio e Cooperativa Vitis Rauscedo di San Giorgio alla Richinvelda, una realtà che riunisce dal 1985 tredici soci e il cui presidente è il padre, Atanasio Lovisa. Vitis opera nel vivaismo viticolo e vende 7 milioni di piante all’anno, in gran parte nel mercato italiano dove realizza l’80% dei ricavi grazie a una consolidata rete di clienti storici, ma anche con una presenza all’estero con destinazioni il Portogallo, la Russia, la Romania e da poco anche la Spagna.
Le schitarrate e i testi delle canzoni hard rock aiutano ad esorcizzare la paura della morte, ma non funzionano con tutti: le loro note colpiscono solo il cervello degli appassionati del genere. Lo dimostra uno studio pubblicato su Journal of Psychology of Popular Media da una coppia di giovani ricercatrici, Julia Kneer dell’Università Erasmus di Rotterdam e Diana Rieger dell’Università di Colonia, in Germania.
Molti sono i musicisti e cantautori che hanno affrontato il tema della paura, cantando nel loro testi l’angoscia esistenziale o comunque uno stato d’animo negativo, generato da situazioni diverse, per poi esortare a superare le difficoltà e dichiarando di non avere più paura.
Così come molti si prodigano mettendo la propria attività di cantautorato al servizio della società in un processo di sostenibilità. C’è chi si occupa di ambiente, chi di lavoro e chi per una società più equa. Tanti trovano nel prodigarsi per gli altri o per il “mondo” una nuova visione nella propria creatività e una nuova immagine di sé, come professionista.
Con la partecipazione di: Piero Pelù;
Cantautore italiano.
È cofondatore del gruppo rock Litfiba.
Oltre che per l’attività artistica è conosciuto per l’impegno politico profuso attraverso la musica, i testi delle sue canzoni, i concerti e gli atteggiamenti che mostra in pubblico.
L’atleta con qualità resilienti ha la capacità di affrontare le avversità, di superarle e di uscirne rafforzati.
Diverse ricerche scientifiche hanno identificato le risorse individuali che grazie all’interazione con i fattori ambientali permettono all’individuo di superare l’evento stressante e di uscirne rafforzato. Autonomia, Capacità di problem solving, Abilità sociali e propositi per il futuro. L’atleta è responsabile della sconfitta tanto quanto il timore di perdere.
L’importanza dell’approccio mentale nello sport appare spesso evidente e diversi sono gli esempi in cui gli aspetti emotivi e psicologici diventano sempre più decisivi. Ogni atleta o tecnico ha esperienza di questo. Allora possiamo chiederci: come si può sbagliare un rigore durante una finale mondiale e immediatamente ripartire, vincendo la Coppa del Mondo?
Con la partecipazione di: Antonio Cabrini, è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982. Ritenuto uno dei primi terzini moderni, nonché uno dei maggiori interpreti del ruolo a livello mondiale, legò il proprio nome principalmente alla Juventus, squadra nella quale militò per tredici stagioni a cavallo degli anni 1970 e 1980, e di cui fu capitano dal 1988 al 1989. Coi bianconeri ha totalizzato 440 partite e 52 reti, vincendo sei scudetti, due Coppe Italia e tutte le maggiori competizioni UEFA per Club. Primo giocatore (assieme a Gaetano Scirea) a raggiungere tale traguardo. In nazionale ha disputato 73 gare realizzando 9 gol, che lo rendono il difensore più prolifico nella storia degli Azzurri. Più volte candidato al Pallone d’Oro, si classificò 13º nel 1978.
COSA
IMPARERAI
Perché partecipare
- Puoi intervenire e interagire direttamente con gli ospiti per approfondire le tue curiosità
- Come uscire dalla spirale del catastrofismo, la morsa della paura, attraverso la conoscenza dei fatti
- Come gestire il rischio e come lo stesso sia causa stessa della paura
- Ottenere un vantaggio competitivo in poco tempo grazie a formatori preparati e con un comprovato CV, autorevoli, esperti e ricchi di professionalità
- Conoscere le strategie più innovative ed efficaci, estrapolando conoscenza anche dalla multidisciplinarietà, utili a migliorare il tuo business e la tua vita privata
- Fare networking in un ambiente di pari, con la possibilità di stringere collaborazioni, accordi e anche amicizie.
- Trarre ispirazione
- Comprendere e dare una spiegazione a ciò che accade
- Cogliere nuovi stimoli
- Anticipare il futuro
Evento in Sicurezza:
L’evento sarà regolato nel rispetto dei protocolli e le misure anticontagio in ottemperanza alle norme e disposizioni vigenti per legge volte al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. In loco le sedute saranno distanziate come da normativa vigente.
I 3 VANTAGGI CHE OTTERRAI PARTECIPANDO ALL’EVENTO
NUMERO CHIUSO
Prenotazione entro 23/09/2020
Numero chiuso per motivi di sicurezza
PRICING
€ 25,00
Grazie al contributo della Città di Lignano e degli Sponsor € 25,00 (anziché € 193,98) per il solo contributo delle spese di organizzazione e amministrazione.
VIDEO EVENTO
Video dell’evento
Testimonianze dei protagonisti dei precedenti Business Talk
DAN PETERSON:
“Il miglior format al quale abbia partecipato. Per Me… Mettiamoci in Squadra… Numero Uno!”
GIORDANO MAZZI:
“Facile dire che è un evento azzeccato. Dovrebbe essere fatto nelle scuole perchè ferma la teoria, il sentito dire e, nel giro di poche ore, hai nella pratica il dietro le quinte di una storia di successo, di un protagonista. Loris Merita una platea ancora più ampia”
PUPI AVATI:
“Un format che riscopre il piacere dell’ascolto diretto, senza mediazioni. Solo così l’esempio diventa qualcosa di concreto, capace di far scoccare la scintilla della vera ispirazione”
MANUELA DI CENTA:
“Un’occasione straordinaria per fare il pieno di energia, ottimismo e fiducia nel futuro. È bello poter condividere la propria esperienza a 360°, con i successi ma anche le difficoltà: questo talk show è un momento importante per chi vuole fare del suo sogno, la sua realtà”
LEO TURRINI:
“Un evento strepitoso per partecipazione e attenzione. Mi ha sorpreso, durante il Talk Show non volava una mosca. Merito all’organizzazione perfetta”
DINO MENEGHIN:
“Per essere un professionista migliore bisogna essere uomini migliori.
Questo evento forma gli uomini”
MASSIMO TAMMARO:
“Una grande opportunità per imparare! Io per primo non vedo l’ora di ascoltare le esperienze che verranno condivise per poter continuare a crescere”
Con il contributo del Comune di Lignano Sabbiadoro