C’è un errore che vedo ripetersi continuamente nelle aziende, nei professionisti, nei manager di talento: pensano che la negoziazione sia un’abilità “accessoria”. Qualcosa che serve solo agli avvocati d’affari o ai grandi top manager.

È una convinzione sbagliata. E costa cara.

La negoziazione non è un momento straordinario: è una competenza quotidiana. La usi quando chiedi risorse, quando assegni obiettivi, quando gestisci un collaboratore difficile, quando parli con un cliente strategico, quando cerchi un aumento, quando devi tenere insieme risultati e persone.

E soprattutto: la differenza tra chi subisce e chi guida le situazioni sta tutta nella strategia con cui entra al tavolo.

Negoziare senza strategia significa reagire

Immagina questa situazione, molto più reale di quanto sembri.

I collaboratori ti dicono che così non si può più lavorare: carichi e standard sono diventati insostenibili. Dall’alto, però, arriva una pressione opposta: bisogna aumentare vendite e margini.

Sei in mezzo. Tra incudine e martello.

In questi momenti non vince chi alza la voce. Vince chi arriva preparato, con una strategia chiara, realistica e credibile. Perché la negoziazione non è trovare un compromesso qualsiasi, ma costruire un equilibrio sostenibile.

La domanda vera non è “cosa devo dire?”, ma “con che logica entro in questa conversazione?”

Le 4 fondamenta di una strategia di negoziazione che funziona davvero

Quello che segue non è teoria accademica. È ciò che utilizzo quando preparo manager, imprenditori e professionisti a negoziazioni complesse, interne ed esterne.

1. Definisci il tuo ruolo e il tuo obiettivo (senza autoinganni)

Prima ancora di pensare alle richieste, devi chiarirti una cosa: chi sei in quella negoziazione.

  • Sei un decisore?
  • Sei un mediatore?
  • Sei un esecutore che deve comunque ottenere margine?

E soprattutto: qual è il tuo vero obiettivo?

Non quello ideale. Quello reale.

Cosa è per te non negoziabile? E su cosa, invece, sei disposto a lavorare?

Chi entra in una trattativa senza aver risposto a queste domande finisce per:

  • concedere troppo per stanchezza;
  • irrigidirsi su aspetti secondari;
  • uscire con un accordo che non regge nel tempo.

La chiarezza iniziale è già metà del risultato.

2. Comprendi il tuo valore (prima di chiederlo agli altri)

Una negoziazione debole nasce quasi sempre da una percezione debole del proprio valore.

Chiediti:

  • Quali competenze porto che non sono facilmente sostituibili?
  • Che impatto reale ha il mio lavoro su risultati, persone, clienti?
  • Cosa costerebbe – in tempo, energia, rischio – fare a meno di me?

Attenzione: non è una minaccia. È consapevolezza.

Il punto non è “se non mi dai questo me ne vado”, ma:

Se già oggi genero questo valore, cosa potrei fare con le condizioni giuste?

Chi sa argomentare il proprio valore in modo concreto negozia con autorevolezza, non con arroganza.

3. Entra nella testa della controparte (davvero)

Ogni negoziazione fallisce quando una delle due parti si sente non compresa.

Chi hai davanti?

  • Un responsabile sotto pressione?
  • Un imprenditore che teme il rischio?
  • Un manager che deve rendere conto a qualcuno sopra di lui?

Capire il punto di vista della controparte non significa dargliela vinta. Significa parlare una lingua che possa ascoltare.

Chiediti:

  • Cosa teme davvero?
  • Cosa deve difendere?
  • Quali vincoli, magari non detti, lo condizionano?

Quando riesci a collegare la tua proposta anche ai suoi problemi, smetti di essere una richiesta e diventi una possibile soluzione.

4. Controlla te stesso prima di controllare la trattativa

Stress, ansia, frustrazione: se non li gestisci, negoziano loro al posto tuo.

Prima di un confronto importante fermati un attimo:

  • Respira.
  • Rallenta.
  • Riporta l’attenzione sull’obiettivo, non sull’emozione.

La calma non è debolezza. È potere.

Chi riesce a stare centrato mentre l’altro è sotto pressione ha già un vantaggio competitivo enorme.

La strategia crea valore prima ancora dell’accordo

Una buona negoziazione non inizia al tavolo. Inizia molto prima, nella preparazione mentale, strategica ed emotiva.

Quando entri con una strategia chiara:

  • trasmetti affidabilità;
  • costruisci fiducia;
  • apri lo spazio per creare valore, non solo per difendere posizioni.

E questo vale nel business come nella vita.

Perché negoziare bene non significa ottenere sempre di più. Significa ottenere ciò che serve, senza distruggere ciò che conta.

Ed è questa la vera differenza tra chi gestisce le situazioni e chi le subisce.