Come mai certe persone, nonostante le avversità che hanno subito, riescono a riorganizzarsi in modo ammirevole?
Quali sono le forze, le abilità, le capacità, le attitudini, i sostegni e gli aiuti necessari per sfidare le difficoltà?
Questa capacità di rimanere in piedi è definita nella letteratura scientifica come “Resilienza”. La caratteristica invisibile e inspiegabile che consente ad alcune persone di risollevarsi dopo avere avuto esperienze sfavorevoli, anche molto negative. Anziché farsi annullare dall’idea di fallimento o dalle vicissitudini, si rialzano e “rinascono dalle proprie ceneri”
Conosci persone che sembrano degli elastici?
Sono le persone che, qualunque cosa accada, sembrano sempre riprendersi. Possono sperimentare una malattia, una tragedia familiare o una serie di sfortune, ma sembra che non li fermi mai. La vita può metterli alla prova fino al punto di rottura, ma – come un elastico – trovano sempre un modo per tornare alla loro forma originale.
La vera capacità di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento scaturisce da forze interne come la forza di volontà, la grinta, l’accettazione e la ripetitività di comportamenti determinanti. Questa è la resilienza, quel talento di cui abbiamo bisogno ogni giorno per crescere, lavorare insieme ad altri, affrontare lo stress, i problemi di salute, le divergenze o i momenti di difficoltà.
Ancora una volta la parola è sempre quella: Resilienza.
La resilienza è la capacità di un oggetto di tornare alla forma dopo essere stato piegato, allungato o compresso. Anche le persone possono avere resilienza. In effetti, sono in un ruolo apicale ormai da molto tempo e di tutti i tratti, che nel corso di questo tempo, ho imparato come Leader, forse nessuno mi è stato utile quanto la resilienza. La capacità di riprendersi da una battuta d’arresto spesso fa la differenza tra perdere e vincere.
Secondo l’American Psychology Association, ci sono diversi fattori chiave nella resilienza. Il primo sono le relazioni sane: avere una comunità di persone che ti amano e ti supportano è una chiave importante per riprendersi dalla delusione. Questo, soprattutto, ha il maggiore impatto sul livello di resilienza di una persona; più ampia è la rete di supporto e cura, più una persona è in grado di essere resiliente.
Ci sono anche altri fattori. La capacità di creare ed eseguire piani realistici per il futuro aiuta a ridurre al minimo la sensazione di essere bloccati nel nostro dolore. E in quei giorni in cui sei tentato di credere di non valere nulla, la capacità di avere una visione positiva di te stesso e una sana fiducia in te stesso possono impedirti di cadere ulteriormente nella “depressione”.
Spesso è utile – e per niente vergognoso – parlare dei problemi con un consulente credibile. E imparare a gestire quei momenti in cui le nostre emozioni minacciano di sopraffarci gioca un ruolo enorme nella nostra capacità di guarire.
Ma la resilienza non è facile da imparare; prima di tutto, il processo di apprendimento richiede che ti accada qualcosa di difficile. Potresti perdere un affare. Potresti sviluppare una malattia devastante (e in questi mesi materiale in questo senso ne abbiamo…). Potresti perdere una persona cara o un amico intimo. Secondo, devi scegliere di superare la battuta d’arresto. Ciò richiede un livello di impegno personale e disciplina. Devi alzarti ogni giorno, affrontare la tua battuta d’arresto e decidere di non lasciarti battere.
Non è un processo automatico. In effetti, può volerci un bel po’ di tempo e vivere sul filo del rasoio prima di andare nell’al di là. Ma si può fare.
C’è chi addirittura va oltre al riprendersi dalle battute di arresto, migliora, cresce e riesce ad accedere ad un livello superiore. A tal scopo è essenziale comprendere come passare da resiliente ad antifragile.
Sappiamo che la nostra consapevolezza, inadeguata per comprendere a fondo i avvenimenti ci espone al rischio di eventi casuali e imprevedibili. Ma, l’incertezza non è solo l’origine di minacce da cui difendersi: possiamo trarre vantaggio, opportunità dalla volatilità, dal caos, dallo scompiglio e dal disordine. Addirittura dagli errori ed essere quindi antifragili. Non solo rinascere, riprendersi, ritornare come prima ma, migliorarsi, potenziarsi e rafforzarsi rispetto a prima.
Allora come si sviluppa la resilienza?
Scoprilo durante il Webinar Gratuito, che su questi presupposti, si terrà il 21 Gennaio 2021 alle ore 18.30. In anteprima prenota il tuo posto.
A volte la vita è piena di sfide che ci spingono così lontano che temiamo di non riuscire mai a riprenderci. Potresti trovarti a lottare per dare un senso alle tue emozioni, ai tuoi pensieri, al tuo stesso posto in questo mondo. Tempi come questi richiedono più della forza umana. Richiedono di credere anche a qualcosa più grande di noi.
La vita non ha carenza di difficoltà, ma la buona notizia è che non importa quanto le cose possano diventare difficili, puoi riprenderti. Questa è la bellezza della resilienza. Non importa quante battute d’arresto hai affrontato nella tua vita, non è mai troppo tardi per coltivare la resilienza.
Anche tu puoi crescere per diventare una “persona elastica”, qualcuno che si riprende ogni volta dalle battute d’arresto.
Grazie e Buona Giornata.
Loris Comisso
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