Uno studio dell’Università Bocconi di Milano ci regala una fotografia in cui l’83% dei dirigenti si dice essere consapevole di quelle che possono essere le conseguenze delle proprie decisioni nei confronti dei propri “sudditi” dipendenti (nella migliore delle definizioni “sottoposti”).

Peccato che solo il 59% dei dipendenti “sottoposti” crede che sia vero.

Quindi il Team Leader è una persona da capire, un essere umano che va compreso; bisogna imparare a mettersi nei suoi panni, senza giustificarlo.

Ha un bel peso, che è quello della responsabilità e, se vogliamo dirla tutta, si ritrova circondato da un forte senso di solitudine. In particolar modo, questo eremo personale, è ancor di più accentuato quanto ha attorno a sé una corte di Yes Man che gli dicono sempre “VA BENE CAPO”, pur di evitare le sue reazioni negative o per tornaconto personale.

Mi permetto di definirla, con sarcasmo, la condizione ideale per un Team di successo!

Come uscire dal meccanismo del “Io decido, Tu esegui”  “Non sei pagato per pensare ma, per fare”?

Il meccanismo sopraccitato succede meno nelle organizzazioni moderne, dove le decisioni, anche le più importanti, vengono condivise e si incoraggia il confronto aperto e sincero in tutti i livelli.

I risultati sono migliori anche se al povero Team Leader, togliendo di mezzo i paggetti compiacenti e docili, carichiamo in spalla un ulteriore stress emotivo: quando alle persone si concede la libertà di far valere le proprie idee, aumenta in modo esponenziale la possibilità di scontri ideologici e la gestione dei conflitti.

Il nostro povero “Capo” ha un maggiore carico emotivo perchè ha il compito di gestire i conflitti (e non sopprimerli…).

Riuscirà il nostro valoroso eroe a dar sfoggio di intelligenza emotiva?

A voi l’ardua sentenza, lasciata in giudicato al tempo, come miglior magistrato.

Il nostro “povero” Team Leader è un essere umano e il suo ruolo è più scomodo di quanto si pensi.

Sempre con i riflettori puntati addosso dall’alto e dal basso, sotto la lente di ingrandimento di coloro che stanno sopra di lui e di chi lavora per lui. Sottoposto a costante ansia da prestazione.

Da lui dipendono le decisioni e le responsabilità di scelte da cui dipende il destino, a volte crudele, dell’intero Team. Meccanismi che lo fanno diventare il potenziale capro espiatorio di tutte le difficoltà presenti e future. Per di più, le difficoltà aumentano con l’aumentare delle complessità.

Ora, capito che il potere logora chi ce l’ha, guardiamo in faccia la realtà: lo faresti tu il Team Leader?   

Imparare a fare il Team Leader è un obbligo nel momento in cui hai un gruppo da trasformare in squadra. La tua occasione è il 13 ottobre 2017.

Ti aspetto a “Mettiamoci in Squadra”, il Talk Show Educativo firmato Business Formula, per apprendere il libretto di istruzioni nella creazione e nello sviluppo di Team Vincenti con Dan Peterson e Dino Meneghin, Leo Turrini, Beatrice Bauer, Giordano Mazzi.

Buona Giornata

Loris Comisso

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